S.E.R. Mons. Gianpiero Palmieri
Stemma e Motto
Descrizione araldica (blasonatura) dello scudo
“D’oro, allo scaglione di rosso caricato di tre casette d’argento, aperte e finestrate, di due pezzi di nero, accompagnato da una colomba volante del terzo, recante nel becco un ramoscello d’ulivo di verde, in punta”.
Il motto
“ARCHITRAVE DELLA CHIESA È LA MISERICORDIA”
(Misericordiae Vultus, 10)
Le parole scelte dall’Arcivescovo Palmieri per il suo motto episcopale sono tratte dal capoverso 10 della Misericordiae Vultus, la bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia promulgato da Papa Francesco il giorno 11 aprile 2015.
Leggi l'interpretazione
INTERPRETAZIONE
Lo scaglione (chiamato anche capriolo) è una figura araldica composta di una sbarra e di una banda che si uniscono ad angolo, verso il capo; rappresentava, in antichità, la capriata che sosteneva il tetto dell’edifìcio sotto cui si radunava la collettività del villaggio e per noi cristiani questo edificio è la chiesa.
Esso è in rosso, il colore dell’amore, l’amore assoluto del Padre misericordioso che invia il proprio Figlio a versare il Suo sangue per noi, per la nostra redenzione.
Mons. Palmieri è originario di Camerino ed ha voluto porre nel suo stemma un riferimento a questa città; le tre casette che appaiono sullo scaglione sono le stesse che figurano nello stemma comunale di Camerino e identificano i tre sobborghi (i terzieri di Sossanta, Di Mezzo e Muralto) che compongono il centro cittadino.
Le due comunità di cui mons. Palmieri è stato parroco e che hanno plasmato.
Il suo sacerdozio sono la parrocchia di san Frumenzio prima e quella di san Gregorio Magno.
Nell’iconografia classica, san Gregorio Magno è spesso rappresentato con una colomba sulla spalla: lo Spirito che gli suggerisce all’orecchio le cose da dire mentre san Frumenzio, evangelizzatore e primo vescovo del regno di Axum, è chiamato dai fedeli del corno d’Africa Abuna Salama, cioè padre della pace. Ecco quindi la ragione della colomba della pace posta sotto lo scaglione; inoltre, si tratta di una figura che campeggia nello stemma di Papa Pacelli, Pio XII, un’immagine che appare diffusamente negli ambienti del Collegio Capranica, di cui mons. Palmieri è stato alunno.
Il campo dello scudo è in oro, il primo tra i metalli nobili, simbolo quindi della prima delle virtù, la fede; infatti è grazie alla fede che possiamo affidarci totalmente all’amore misericordioso del Padre che ci condurrà a contemplare il suo volto nella gloria senza fine.
Biografia
S.E.R. Mons. Gianpiero Palmieri è nato il 22 marzo 1966 a Taranto.
assistente diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
vicario parrocchiale della parrocchia Santi Simone e Giuda
vicario parrocchiale prima (1992-2004) e parroco poi (2004-2016) della parrocchia San Frumenzio ai Prati Fiscali
parroco della parrocchia San Gregorio Magno
Dal 1º settembre 2017 al 31 agosto 2018 è stato responsabile del servizio diocesano per la formazione permanente del clero
Il 18 maggio 2018 papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Idassa e ausiliare di Roma per il settore Est, incaricato anche per la formazione permanente del diaconato. Il 24 giugno seguente ha ricevuto, nella basilica di San Giovanni in Laterano, l’ordinazione episcopale dalle mani dell’allora arcivescovo Angelo De Donatis, coconsacranti l’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer e il vescovo Giuseppe Marciante.
Il 19 settembre 2020 papa Francesco lo ha nominato vicegerente della diocesi di Roma conferendogli la dignità di arcivescovo.
Il 29 ottobre 2021 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Ascoli Piceno, con dignità personale di arcivescovo.
Il 2 maggio 2024 papa Francesco lo ha nominato anche Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, unendo le due Sedi In persona Episcopi.